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lin korobkova

lin korobkova è unə compositricə e “text-manufacturer” – come si definisce – di base a Berlino, la cui ricerca si colloca tra due ambiti mediali: la riflessione discorsiva, sviluppata nei testi, e la sperimentazione pratica, che prende forma tra partiture scritte, performance dal vivo e registrazioni sonore.

 

Dal 2025 frequenta un Master in Filosofia presso il New Centre for Research and Practice, sotto la guida di Cécile Malaspina e Reza Negarestani. Ha completato il programma di Konzert-Examen alla HMDK di Stoccarda e ha conseguito un Master in Composizione e Teoria musicale presso la Zurich University of the Arts (ZHdK), dove ha studiato con Isabel Mundry e Johannes Caspar Walter, nell’ambito di un programma congiunto tra le istituzioni di Zurigo e Basilea. La sua tesi, spaces surrounding music, spaces seeping into music, è dedicata alla medialità della musica.

 

Ha ricevuto il Forum of Young Composers Prize 2023 dalla Ernst von Siemens Music Foundation, in collaborazione con la Bavarian Academy of Fine Arts, il Concorso IGNM di Zurigo e il 26º Apeldoorn Composition Prize.

 

lin ha ricoperto un incarico di docente in composizione elettiva presso la State University of Music and Performing Arts di Stoccarda (HMDK Stuttgart), dove ha tenuto seminari sul rapporto tra composizione e teoria dei media, oltre a lezioni individuali. È statə inoltre invitatə come docente ospite in diverse istituzioni, tra cui la conferenza di teoria critica “Agency, Ritual, Gesture. Distributed Agency in Aesthetic Practices” presso la Zurich University of the Arts, il convegno musicologico “Music, Body, and Embodiment: New Approaches in Musicology” al Centro Studi Opera Omnia Luigi Boccherini, e un laboratorio dedicato a Luigi Nono presso l’Università di Amburgo.

28.11 h21:00 venerdì - Sala Italo Tajo

Concerto d'apertura

Musiche di lin korobkova
Quartetto Maurice / Dolores Privitera
Anna Piroli e Erika Sofia Sollo

Programma
concerto d'apertura

flashbacks to perform (2020-2025) 
per piano, Dolores Privitera

Si possono trasmettere le memorie di una sensibilità a un’altra persona? È possibile condividere l’intimità del legame che si crea con uno strumento musicale?
Questo progetto è un tentativo di cogliere, annotare e ricomporre la relazione con il gesto del suonare, trasformandola in un rituale di ripetizioni mutevoli. A partire dall’analisi delle memorie corporee della mia infanzia da pianista, si svolge un’archeologia mentale all’interno del celebre repertorio pianistico che ho eseguito — o che avrei voluto eseguire. Che i flashback del tocco fisico, intrecciati al dolore fantasma, siano o meno trasferibili, il risultato di questo innesto chirurgico resta da osservare.

tape my head and mike my brain, stick that needle in my vain (2024-2025) 
per due performer di estensione simile, due vinili, telefoni e giradischi, Anna Piroli e Erika Sofia Sollo

I media tecnologici della comunicazione producono mutazioni spaziali — luoghi in cui due o più spazi vengono riuniti in un unica piega.

Un ibrido di questo tipo, nonostante l’apparente senso di espansione iniziale, in realtà sposta l’utente in un non-luogo, in un vuoto. Crediamo di parlare gli uni con gli altri, eppure l’unica cosa che davvero prende voce — l’unico linguaggio che effettivamente si manifesta — è il canale stesso. Ciò che nasce come un dialogo con o attraverso la tecnologia finisce per riconfigurarsi, lentamente (o stabilmente), nel suo monologo.

Titolo in fase di definizione (2025) 
per Quartetto Maurice 

Una composizione sperimentale site-specific, sviluppata in collaborazione con il Quartetto Maurice durante la residenza di Lin a Pinerolo, Torino.
Il processo creativo sarà plasmato in modo intimo dalla specificità del luogo e dal suo patrimonio storico, riconfigurando i livelli simbolici già consolidati e imprimendovi un nuovo significato personale.

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