
Anna Piroli
Nata a Cremona, città alla quale resta profondamente legata, Anna Piroli si avvicina alla musica sin da giovanissima. La duttilità della sua voce di soprano e una curiosità artistica inesauribile la conducono a esplorare repertori che spaziano dal Medioevo alle avanguardie contemporanee, con particolare attenzione alla prassi storicamente informata del Rinascimento e del Barocco e un interesse costante per la musica del secondo Novecento.
Dopo la laurea in Lettere, si forma in Canto al Conservatorio di Milano e prosegue gli studi alla Scuola Universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, dove consegue i bienni in Performance e in Pedagogia sotto la guida di Luisa Castellani. Si perfeziona inoltre presso istituzioni come l’Accademia della Scala, la Fondazione Donizetti, la Fondazione Giorgio Cini e il Centro Studi Adolfo Broegg, seguendo corsi e masterclass con interpreti quali Michiko Hirayama, Juliet Fraser, Barbara Zanichelli, Gemma Bertagnolli e Monica Piccinini.
Decisivo per il suo percorso è l’incontro, nel 2021, con Jordi Savall, che la porta a collaborare regolarmente con Hespèrion XXI e la Capella Nacional de Catalunya. Questa esperienza le consente di consolidare il proprio ruolo di solista d’ensemble nel panorama della musica antica e, al contempo, di confrontarsi con tradizioni musicali extraeuropee, maturando una visione della performance come spazio di dialogo interculturale.
Numerose prime esecuzioni le sono state affidate presso La Biennale di Venezia, IRCAM di Parigi, Opera Nazionale di Kyiv, Opera di Praga, Opéra de Dijon, Festival di Gent, Festival La Via Lattea e altri; la sua propensione per i nuovi linguaggi musicali trova riscontro nelle collaborazioni con compositori come Maurizio Azzan, Francesco Ciurlo, Šimon Voseček. Nel suo repertorio figurano brani capisaldi della scrittura vocale degli ultimi decenni come Aria e Lotófagos di Beat Furrer e Akrostichon-Wortspiel di Unsuk Chin.
Negli anni ha ricevuto numerosi riconoscimenti in concorsi internazionali: vincitrice della prima Borsa di studio Michiko Hirayama della Fondazione Scelsi nel 2016, primo premio al Concorso di Musica Sacra San Colombano di Piacenza nel 2022, Premio Fatima Terzo a Vicenza nel 2023, finalista nel Premio Barocco Europeo di Sacile nello stesso anno. Ha inciso per etichette quali Erato, Dynamic, Stradivarius, Tactus e Alia Vox, collaborando a progetti che restituiscono la coerenza e la varietà del suo percorso artistico.
28.11 h21:00 venerdì - Sala Italo Tajo
Concerto d'apertura
Musiche di lin korobkova
Quartetto Maurice / Dolores Privitera
Anna Piroli e Erika Sofia Sollo
Composizioni
concerto d'apertura
flashbacks to perform (2020-2025)
per piano solo
Si possono trasmettere le memorie di una sensibilità a un’altra persona? È possibile condividere l’intimità del legame che si crea con uno strumento musicale?
Questo progetto è un tentativo di cogliere, annotare e ricomporre la relazione con il gesto del suonare, trasformandola in un rituale di ripetizioni mutevoli. A partire dall’analisi delle memorie corporee della mia infanzia da pianista, si svolge un’archeologia mentale all’interno del celebre repertorio pianistico che ho eseguito — o che avrei voluto eseguire. Che i flashback del tocco fisico, intrecciati al dolore fantasma, siano o meno trasferibili, il risultato di questo innesto chirurgico resta da osservare.
tape my head and mike my brain, stick that needle in my vain (2024-2025)
per due performer di estensione simile, corrispondenza registrata e composta, due vinili, telefoni e giradischi.
I media tecnologici della comunicazione producono mutazioni spaziali — luoghi in cui due o più spazi vengono riuniti in un unica piega.
Un ibrido di questo tipo, nonostante l’apparente senso di espansione iniziale, in realtà sposta l’utente in un non-luogo, in un vuoto. Crediamo di parlare gli uni con gli altri, eppure l’unica cosa che davvero prende voce — l’unico linguaggio che effettivamente si manifesta — è il canale stesso. Ciò che nasce come un dialogo con o attraverso la tecnologia finisce per riconfigurarsi, lentamente (o stabilmente), nel suo monologo.
unknown (2025)
for Quartetto Maurice
Una composizione sperimentale site-specific, sviluppato in collaborazione con il Quartetto Maurice durante la residenza di Lin a Pinerolo, Torino.
Il processo creativo sarà plasmato in modo intimo dalla specificità del luogo e dal suo patrimonio storico, riconfigurando i livelli simbolici già consolidati e imprimendovi un nuovo significato personale.