Erika Sofia Sollo
Erika Sofia Sollo è una cantante, improvvisatrice e performer di Torino, attiva nel panorama della musica improvvisata, sperimentale ed elettroacustica. La sua ricerca si concentra sull’esplorazione della voce umana e sull’improvvisazione libera, con l’utilizzo di tecniche estese ed effetti elettronici.
Dopo un periodo dedicato al jazz contemporaneo, durante il quale si esibisce in diverse formazioni in Italia e all’estero, si avvicina alla sperimentazione e alla free improvisation. Insieme ad altri musicisti fonda il collettivo di improvvisazione Green Brötz Turin, che le permette di suonare con alcuni dei più importanti esponenti dell'area sperimentale italiana e internazionale. Decisivi anche alcuni lunghi soggiorni a Berlino, durante i quali ha la fortuna di collaborare con artisti di altissimo livello. Ha suonato con musicisti come Gino Robair, Martin Mayes, Achille Succi, Eyvind Kang, Jessika Kenney, Patrizia Oliva, Stefano Giust, Tristan Honsinger, Francesco Cusa, Luca Pissavini, Gianni Lenoci, Gianni Mimmo, Walter Prati, Benedict Taylor, Viv Corringham, Berlin Soundpainting Orchestra e molti altri.
Ha inoltre preso parte a numerosi progetti a carattere interdisciplinare, con artisti di teatro, danza e arti visive. Con Stefano Risso e Sabrina Oggero Viale nel 2017 fonda l'ensemble Lapsus Lumine, che ha all'attivo un progetto sul compositore americano Moondog (feat. Ernst Reijseger e Jim Black) e un repertorio sui giochi enigmistici e letterari, feat. il polistrumentista Vincenzo Vasi.
Insieme ad Anna Piroli eseguirà tape my head and mike my brain, stick that needle in my vain per due voci e giradischi dove lin fa una riflessione sui media tecnologici della comunicazione che producono mutazioni spaziali — luoghi in cui due o più spazi vengono riuniti in un'unica piega. Un ibrido di questo tipo, nonostante l’apparente senso di espansione iniziale, in realtà sposta l’utente in un non-luogo, in un vuoto. Crediamo di parlare gli uni con gli altri, eppure l’unica cosa che davvero prende voce — l’unico linguaggio che effettivamente si manifesta — è il canale stesso. Ciò che nasce come un dialogo con o attraverso la tecnologia finisce per riconfigurarsi, lentamente (o stabilmente), nel suo monologo.
28.11 h21:00 venerdì - Sala Italo Tajo
Concerto d'apertura
Musiche di lin korobkova
Quartetto Maurice / Dolores Privitera
Anna Piroli e Erika Sofia Sollo
