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Luciano Berio

Luciano Berio fu uno dei più importanti compositori del Novecento. Proveniente da una famiglia di musicisti si formò al pianoforte e alla musica da camera, ma un infortunio alla mano lo spinse a orientarsi verso la composizione.

 

Berio si mantenne come accompagnatore, ed è in questa veste che conobbe il mezzosoprano statunitense Cathy Berberian. I due si sposarono nel 1950 e insieme esplorarono e sperimentarono le molte possibilità offerte dalla voce, tra cui la celebre Sequenza III (1965), inserita in una serie di cui le composizioni arrivano fino al 1995. Negli anni Cinquanta iniziò a sperimentare con il nastro magnetico (Mimusique n°1) e si recò a Darmstadt, dove si immerse nella musica seriale.

 

Dal 1960 insegnò negli Stati Uniti in prestigiose università, per poi rientrare in Europa nel 1972 dove, invitato da Boulez, diresse il dipartimento di elettroacustica dell’IRCAM (1974-1980). Nel 1987 fondò a Firenze Tempo Reale, centro di ricerca musicale elettronica e sperimentale.

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Nel 1955, insieme all’amico Bruno Maderna, fondò lo Studio di fonologia musicale della RAI di Milano, il primo studio italiano dedicato alla ricerca elettroacustica. Tra i frutti di quelle ricerche vi è Thema (Omaggio a Joyce) (1958), una delle sue più celebri ricerche sul rapporto tra parola e musica. Partendo dal capitolo XI, “Le Sirene”, dell’Ulisse di James Joyce, il compositore esplora le potenzialità poetiche e sonore del linguaggio, trattando la parola non solo come portatrice di significato, ma come materiale musicale. La voce di Cathy Berberian, che legge il testo in inglese, diventa così la materia di base: i fonemi, le onomatopee e i ritmi interni alla prosa joyciana vengono analizzati, isolati e trasformati in veri e propri eventi musicali.

29.11 h19:00 sabato - Sala Italo Tajo

ON AIR

Ignegnere del suono: Carlo Laurenzi
Brani di Christina Kubisch, Luciano Berio, 
Pierre Schaeffer, Bernard Parmegiani

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