airborne extended
airborne extended è un ensemble internazionale con sede a Vienna dalla formazione insolita: flauti (Elena Gabbrielli), clavicembalo/tastiera (Sonja Leipold), flauti dolci/Paetzold (Caroline Mayrhofer) e arpa (Tina Žerdin). Radicato nella tradizione della musica da camera, il quartetto la proietta nel XXI secolo attraverso numerose commissioni di nuove opere dedicate al quartetto.
L’ensemble amplia costantemente il proprio raggio d’azione e di ricerca grazie a collaborazioni internazionali con diverse generazioni di compositori, musicisti elettronici e performer. Con un orientamento marcato verso la sperimentazione, airborne extended contribuisce in modo significativo alla percezione internazionale della produzione musicale austriaca nel campo degli ensemble contemporanei.
Nel 2018/2019 il quartetto è stato selezionato per il programma NASOM (New Austrian Sound of Music) come gruppo emergente e ambasciatore della musica contemporanea e nel 2025 ha ricevuto il premio Outstanding Artist Award, conferito dal Ministero della cultura austriaco per la propria attività artistico-musicale. Come mediatore di idee musicali forti e immediate, il gruppo dà vita a progetti e format differenti, tra cui PRISM#, serie di concerti viennese che intreccia musica, elettronica, oggetti, performance e nuovi media.
30.11 h19:00 domenica - Sala Italo Tajo
airborne extended
Musiche di Tobias Krebs, Bernhard Lang,
Anna Korsun, Alexander Bauer

Composizioni
in concerto airborne extended
Firn (2024)
di Tobias Krebs
per flauto basso, Paetzold, cembalo, arpa e oggetti
Nella composizione “Firn” Tobias Krebs crea un paesaggio sonoro caratterizzato da sottili spostamenti e stati fluttuanti. Tobias cerca di descrivere musicalmente un cambiamento lento, quasi impercettibile, simile al mutamento graduale di un'ombra o allo scioglimento del ghiaccio. “Firn” invita a fermarsi e riflettere sulla caducità della natura, così come la neve, il firn, i ghiacciai e l'acqua sono soggetti a un processo inarrestabile di cambiamento, a volte lento e appena percettibile, a volte spaventosamente rapido. Questa composizione è una riflessione sonora sul tempo e sul costante cambiamento della nostra vita e del nostro ambiente.
Una meditazione sulla caducità, sul tempo e sulla trasformazione degli stati. Ogni suono esiste solo per un attimo fugace. La musica è un'opera d'arte effimera che esiste nel momento dell'esecuzione e poi continua a vivere nella memoria dell'ascoltatore.
London in the Rain, Monadologie XXIX (2014)
di Bernhard Lang
per flauti, flauti dolci, arpa, cembalo e tastiera
A partire dal 2004, Bernhard Lang ha scritto una serie di composizioni sotto il termine di “Monadologie” o in italiano “Monadologia”, di leibnitiziana reminiscenza, dove cellule minime campionate da materiali o brani preesistenti lavorano come generatori dell’intero materiale musicale rappresentando macchine astratte in senso deleuziano, e attraversano stati discreti come differenziali complessi mostrando quindi mutazioni continue.
Il lavoro è stato composto e dedicato ad airborne extended e cosí come Bernhard ha raccontato “...è stato scritto durante un soggiorno a Londra molto piovoso…”, dando spiegazioni riguardo al titolo.
Ierotelestía (2025)
di Anna Korsun
per flauti, flauti dolci, arpa, cembalo e voci
Ierotelestía è un viaggio acustico che esplora i suoni unici dell'arpa, del flauto dolce, del flauto traverso e del clavicembalo, completati dalle voci delle musiciste stesse. L'obiettivo di questo brano è quello di mescolare timbri strumentali con elementi vocali, creando così un tappeto sonoro straordinario. Ogni strumento e ogni voce contribuiscono a un'esperienza dinamica e musicale, sottolineando la versatilità e il potenziale espressivo di questo ensemble unico nella sua formazione.